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Primavera educativa alla Caffarella

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Foto tratta dalla pagina facebook del Parco dellì’Appia antica

 

Nel mese della grande manifestazione di Greta e dei ragazzi di tutti il mondo, nel Parco urbano più grande d’Europa insieme alla Primavera sboccia una rete educativa messa su da diverse realtà sociali. Per questo la Festa al Parco dell’Appia Antica, a Roma, nella stupenda Valle della Caffarella, di domenica 31 marzo segna davvero l’inizio di una stagione importante e bella per questo pezzo di Roma, città complessa e ferita.

Con oltre 3.000 ettari di verde dentro la città e una natura diversa quanto emozionante, la Valle della Caffarella resta un teatro all’aperto unico nel quale ammirare un pezzo di campagna romana rimasta immutata nei secoli, tra viottoli rurali, prati sconfinati e corsi d’acqua e in cui trascorrere del tempo rallentato riscoprendo il bisogno di ambienti naturale. Ma in questo angolo di Roma è possibile anche coltivare relazioni sociali diverse, come dimostrano alcune associazioni e cooperative sociali (Humus onlus, Explò, Bosco Caffarella, Archetipo, Taxa – Società Cooperativa Fauna urbis), i cittadini e l’Ente Parco che ha incoraggiato la nascita della Rete di educazione Caffarella. Semi di educazione diffusa dunque germogliano per ripensare l’arte di educare e per vivere in modo diverso il territorio, una strada che molti sperano di percorrere in altri quartieri e in altre città.

Manifesto dell’educazione diffusa

Sono questi i numerosi motivi per fare un salto alla festa di domenica 31: il programma è ricco di appuntamenti, tra laboratori, fattorie didattiche, stand di produttori, punto ristoro e musica popolare.

Si comincia alla 10 (per andare avanti fino alle 18) con gli stand dei prodotti tipici delle aree protette del Lazio (con assaggi e laboratori “Evviva gli agrumi” a cura Azienda Colle della Croce) e con le proposte di fattoria didattica delle Associazioni Natura per Tutti e Fattoria degli Animali.

Alle 10,30 (e fino alle 17,30) iniziano numerose altre iniziative della Rete di educazione Caffarella: con Explò c’è la possibilità di partecipare a Graffiti Green per imparare a creare un murales collettivo con elementi naturali;  con Dì Natura e Fauna Urbis si scoprono “Le meraviglie della Natura”; escursioni in bici, letture all’aria aperta, laboratori di autocostruzione, pittura acrobatica, bombe di semi e giochi da prato sono invece a cura di Humus.

Sempre alle 10,30 cominciano le “Esplorazioni in Caffarella”, passeggiate con approccio esplorativo e partecipato (a cura di Explò) mentre il laboratorio dell’Associazione Bosco Caffarella è rivolto a genitori ed educatrici ed è dedicato a “I Diritti Naturali dei Bambini e delle Bambine” di Gianfranco Zavalloni (Per prenotarsi: boscocaffarella at gmail.com).

Per chi vuole alle 11,30 c’è anche la Benedizione degli animali presenti con il parroco della Chiesa San Giuda Taddeo Apostolo.

Nel primo pomeriggio, a queste diverse iniziative di aggiunge dalle 15,30 alle 17,30 “Danzare il mito”, appuntamento condotto dal maestro Dimitri Evangelou dell’associazione Archetipo per mettere al centro la percezione immaginaria del mito al Parco della Caffarella e la danza come strumento di decolonizzazione dell’immaginario collettivo.

Tutta la festa è organizzata in collaborazione con la Casa del Parco Caffarella, il patrocinio del Municipio Roma VII e Arsial

Scrive Edgar Morin in Insegnare a vivere. Manifesto per cambiare l’educazione:

“Gli insegnanti dovrebbero poter essere iniziati a quelle che definisco scienze di nuovo tipo; l’ecologia, le scienze della terra, la cosmologia…”

 

Evento facebook

 

 

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